con gli sguardi umili, coperti di vergogna: questo è il Giorno che è stato loro promesso. 1 Abû Jahl, o forse Nadir ibn al-Hàrith che chiesero più volte al Profeta (pace e benedizioni su di lui) di affrettare il castigo che egli annunciava loro; entrambi furono uccisi nella battaglia di Badr. Oltre il riferimento specifico, Allah (gloria a Lui l’Altissimo) avverte coloro i quali ironizzano sul castigo e sfidano la potenza divina. Alcuni autorevoli commentatori mettono in rilievo che potrebbe essere accettato un secondo significato: «un tale si è informato a proposito di castigo imminente». 2 «le Vie dell’Ascesa»: angelici percorsi verso la divina Presenza. 3 «lo Spirito»: con questo nome il Corano indica spesso l’angelo Gabriele (pace su di lui). 4 «cinquantamila anni»: valore simbolico che sta ad indicare una realtà di tempo spirituale che non ci è dato conoscere con certezza. Secondo un’interpretazione sarebbe la misura del tempo che gli empi trascorreranno nell’attesa che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) decida la loro sorte nel Giorno del Giudizio. 5 «O Muhammad (o credente), persevera con serenità di fronte alla sfrontatezza dei miscredenti che si esprimono con te nei termini indicati nel versetto iniziale.» 6 Lapidaria, in tre versetti di grande pregnanza la realtà intrinseca dell’uomo. La sura prosegue poi indicando le condizioni alle quali l’uomo si riscatta dalla sua miseria. 7 Il diritto del povero sui beni del ricco è codificato nelTIslàm dall’istituto della zakât (l’elemosina rituale, la decima). Vedi in proposito Appendice 8 «le schiave»: lett. «quelle che le loro destre possiedono». N.B. I verss. 29-sono identici ai verss. 5-della sura XXIII. 9 Tabarî (XXIX, afferma che il versetto esprime il precetto di eseguire le orazioni nell’orario prescritto. 10 Secondo i commentatori il versetto sottointenderebbe: «quando i miscredenti si burlano di te». 11 Di fango e poi attraverso il processo della fecondazione (vedi XXII, 5). 12 Vedi nota a LV,13 Gli arabi pagani praticavano molti e diversi riti che avevano per oggetto totem di pietra simbolizzanti gli «dèi» del loro Olimpo idolatrico.