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e proclama la grazia del tuo Signore1. 2Questa sura scese su Muhammad (pace e benedizioni su di lui) dopo una lunga interruzione della rivelazione, durante la quale il Profeta dovette subire il dileggio dei miscredenti e lo scherno dei suoi peggiori nemici. La moglie di suo zio Abù Lahab lo scherniva dicendogli: «Il tuo padrone ti ha abbandonato» (Tabarì xxx, 229). 3II versetto allude agli immensi favori che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) riverserà nel Giorno della Resurrezione sul Suo Inviato Muhammad (pace e benedizioni su di lui) e gli consentirà di intercedere per la comunità dei musulmani. 4Abdallah ibn Abdalmuttalib, padre dell’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui), morì quando egli era ancora nel grembo materno e sua madre Amina pochi anni dopo. Muhammad rimase poi orfano della sua tribù quando i Quraysh condannarono il suo clan all’ostracismo, e ancora fu orfano della sua stessa famiglia quando, dopo la morte del suo protettore lo zio Abù Talib, l’altro fratello di suo padre, Abù Lahab suo nemico giurato, divenne il capo del clan dei Banì Hashìm. In questa triste condizione Allah (gloria a Lui l’Altissimo) gli concesse un asilo sicuro in quella Yatrib che sarebbe diventata Medinatu-an-Naby al Munawwara (la città del Profeta, l’illuminata). 5La ricchezza di cui parla il versetto è di tipo eminentemente spirituale. In tutta la sua vita terrena l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) non fu mai ricco e tutta la sua famiglia visse in un clima di grande austerità. 6La grazia più grande che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) ha dato al suo Inviato (pace e benedizioni su di lui) è stata il Corano e la profezia e questo ben spiega che cosa debba riferire Muhammad.
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