Medina
sura Al-Ahzab

ayah

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Luogo della rivelazione

Medina

La coalizione che viene evocata dal nome di questa sura è quella che si formò nel quinto anno dall’Egira e che vedeva alleati i politeisti coreisciti, gli ebrei e gli ipocriti medinesi. Senza risparmiare oro e lusinghe i clan ebrei erano riusciti a mettere insieme i guerrieri delle più famose e feroci tribù beduine tra i quali i Kinana, i Ghatafan, gli Asad. In tutto oltre diecimila uomini ben armati posti sotto il comando di Abù Sufyàn più che mai risoluto a cancellare dalla storia degli arabi quella stravagante e pericolosa anomalia che era ai suoi occhi l’IsIàm.

Di fronte a tanta forza e determinazione, i credenti potevano raccogliere non più di tremila combattenti, ma Allah (Gloria a Lui l’Altissimo) venne in aiuto dei Suoi fedeli con la strategia suggerita da un liberto di origine persiana, Salmân Pak detto «al Farsi» («il persiano» appunto) il quale propose lo scavo di un ampio e profondo fossato capace di fermare le cariche della cavalleria beduina.

In pochi giorni il progetto fu messo in atto con il concorso di tutti quanti gli uomini validi e sotto la guida dell’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) che con il suo esempio e la sua presenza spronava e rincuorava i credenti. Il piano, con l’aiuto dell’Altissimo, ebbe successo: dopo qualche giorno di inutili tentativi «i coalizzati», stanchi e snervati, travolti da un’improvvisa furiosa bufera, si ritirarono in disordine e i musulmani scrissero un’altra pagina della loro eroica epopea di fede e di coraggio.

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