فاصبر كما صبر اولو العزم من الرسل ولا تستعجل لهم كانهم يوم يرون ما يوعدون لم يلبثوا الا ساعة من نهار بلاغ فهل يهلك الا القوم الفاسقون ٣٥
فَٱصْبِرْ كَمَا صَبَرَ أُو۟لُوا۟ ٱلْعَزْمِ مِنَ ٱلرُّسُلِ وَلَا تَسْتَعْجِل لَّهُمْ ۚ كَأَنَّهُمْ يَوْمَ يَرَوْنَ مَا يُوعَدُونَ لَمْ يَلْبَثُوٓا۟ إِلَّا سَاعَةًۭ مِّن نَّهَارٍۭ ۚ بَلَـٰغٌۭ ۚ فَهَلْ يُهْلَكُ إِلَّا ٱلْقَوْمُ ٱلْفَـٰسِقُونَ ٣٥

٣٥

Sopporta con pazienza, come sopportarono i messaggeri risoluti 1 . Non cercare di affrettare alcunché per loro. Il Giorno in cui vedranno quel che è stato promesso loro, sarà come se fossero rimasti solo un’ora del giorno 2 . [Questo è solo un] annuncio: chi altri sarà annientato se non i perversi 3 «Al-’Ahqâf» (dune tortuose, colli, oppure piccole caverne scavate sul fianco di una montagna). In questo territorio vivevano gli ‘Ad, il popolo che ricevette e rifiutò il messaggio recato dal profeta Hûd (pace su di lui). 4 Vedi Appendice 5 «Oppure è nei cieli che sono associati [ad Allah]»: cioè: «hanno partecipato alla creazione dei cieli?». 6 «Non costituisco un’innovazione»: il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) è il prosieguo, il coronamento e il suggello della profezia, la sua missione non c eterodossa rispetto a quella che fu affidata agli altri inviati di Allah (pace su tutti loro). 7 Come gli altri inviati, anche Muhammad (pace e benedizioni su di lui) ricevette il dono della profezia solo per quello che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) volle dargli e pertanto ignorava quale sarebbe stato il suo destino e quello dei suoi avversari (vedi anche VII, 187-189). 8 «Se esso viene da Allah»: il Corano. 9 «un testimone dei Figli di Israele»: l’esegesi non è unanime a proposito dell’identificazione di questo «testimone». La maggior parte dei commentatori ritengono trattarsi di Abd-Allah Ibn Sallàm, un ebreo medinese convertito all’IsIàm. In tal caso il versetto sarebbe un inserimento nella sura meccana avvenuto in un tempo successivo all’Egira. Tabarî e altri commentatori ritengono che possa essere un’allusione a Mosè, che nell’altra vita, riconoscerà la conformità del Corano con la Toràh che gli fu rivelata dall’Altissimo. 10 «Se esso»: il Corano. 11 I miscredenti di cui si parla in questo versetto sono i notabili della Mecca, per i quali l’unico «bene» riconoscibile era quello materiale. Poiché molti tra i primi musulmani erano i membri più umili e poveri della loro comunità, essi ritenevano fosse una diminuzione del loro «status» sociale il mescolarsi a questi diseredati. A questo proposito si potrebbe ricordare la storia di Eraclio, l’imperatore bizantino che secondo la tradizione islamica, in un primo momento si convertì all’IsIàm. Ricevendo una delegazione di Qu- raysh, l’imperatore chiese informazioni su Muhammad (pace e benedizioni su di lui) proprio ad Abû Sufyàn, cugino dell’Inviato di Allah e suo grande oppositore. Gli chiese tra l’altro se erano i nobili o i ricchi a seguirlo. Abù Sufyàn rispose che erano gli umili ed egli concluse che proprio questi erano i primi seguaci dei veri inviati di Allah (vedi in Appendice la traduzione dell’intero hadith). 12 «non sono affatto guidati»: rifiuteranno di conformarsi al Corano e lo negheranno in toto. 13 Una parte dell’esegesi classica individua in Abdu-r-Rahmân, figlio di Abù Bakr, il protagonista di questo versetto. Nonostante le insistenze e le pressioni dei suoi genitori rifiutava di convertirsi all’Islâm ed ra uno dei più accaniti avversari di Muhammad (pace e benedizioni su di lui). Di fronte alle argomentazioni di chi lo invitava a riflettere sulla religione rispondeva insolentemente: «Se Muhammad dice la verità, allora perché non fa risorgere mio nonno o mio bisnonno?». Secondo questa interpretazione i precedenti verss. e si riferiscono a lui, che si convertì all’età di quarantanni e a cui Allah promette il perdono dei peccati precedenti la conversione. Altri commentatori (che si basano su un detto di Aisha) negano questa identificazione e attribuiscono al versetto il solo valore generale. 14 «il fratello degli ‘Âd»: Hûd, il profeta inviato agli ‘Àd (vedi VII, 65). A proposito dell’espressione «fratello de…» vedi nota a III, e XIX, 15 Vedi nota 16 II versetto allude alla predicazione ai jinn (i dèmoni) avvenuta nell’anno dopo il fallimento della missione a Taif (Tabarì XXVI, 31-33). Vedi anche note al titolo delle sure XVII e LXXII. 17 «i messaggeri risoluti»: secondo l’esegesi con questa espressione Allah (gloria a Lui l’Altissimo) allude ai «dotati di fermezza»: oltre a Muhammad stesso Noè, Abramo, Mosè e Gesù (pace su tutti loro). 18 «se fossero rimasti solo un’ora del giorno»: ad attendere nelle loro tombe.
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