ليلا يعلم اهل الكتاب الا يقدرون على شيء من فضل الله وان الفضل بيد الله يوتيه من يشاء والله ذو الفضل العظيم ٢٩
لِّئَلَّا يَعْلَمَ أَهْلُ ٱلْكِتَـٰبِ أَلَّا يَقْدِرُونَ عَلَىٰ شَىْءٍۢ مِّن فَضْلِ ٱللَّهِ ۙ وَأَنَّ ٱلْفَضْلَ بِيَدِ ٱللَّهِ يُؤْتِيهِ مَن يَشَآءُ ۚ وَٱللَّهُ ذُو ٱلْفَضْلِ ٱلْعَظِيمِ ٢٩

٢٩

La gente della Scrittura sappia che non ha alcun potere sulla Grazia di Allah. In verità la Grazia è nella mano di Allah ed Egli la concede a chi vuole. Allah possiede immensa Grazia. 1 Allah (gloria a Lui l’Altissimo) precede ogni cosa e pertanto è il Primo, rimarrà eterno quando tutto il resto finirà e quindi è l’Ultimo; tutto il creato è un segno meraviglioso della Sua Esistenza e in questo senso Egli è il Palese, la Sua essenza è impenetrabile alla conoscenza umana: è l’Occulto. 2 «ciò di cui Allah vi ha fatto vicari»: il mondo appartiene ad Allah (gloria a Lui l’Altissimo), l’uomo dispone del creato e dei suoi beni nella misura e nel modo voluto da Allah. La sua funzione di «khalìfa», vicario, luogotenente del Creatore nel creato è più volte espressa nel Corano (vedi ad es. II, 30). 3 Se il pronome si riferisce all’Altissimo (gloria a Lui) il versetto allude al patto di sottomissione che Adamo sottoscrisse impegnandovi i suoi discendenti; se si riferisce invece all’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) si tratta del giuramento di obbedienza fattogli dai suoi compagni (che Allah sia soddisfatto di loro). 4 «prima della Vittoria»: la Vittoria specifica cui allude il versetto, potrebbe trattarsi di quella riportata a Badr o quella relativa all’entrata trionfale alla Mecca. Anche una profezia sulla vittoria definitiva dell’IsIàm sulla miscredenza è ipotesi interpretativa del tutto accettabile. 5 La luce è la fede ed essa guiderà i credenti verso il Paradiso come già li ha guidati nella loro vita terrena, l’intensità della luce che circonderà ognuno sarà proporzionale alla bontà delle sue opere. 6 «seduceste voi stessi»: nel senso di: «vi lasciaste trascinare in tentazione». 7 «l’Ingannatore»: Satana. 8 «e che furono tollerati a lungo [da Allah]»: secondo un’altra interpretazione «e che trovarono il tempo troppo lungo». Si tratta dei popoli che ricevettero le Scritture prima della rivelazione del Corano. 9 «Facemmo scendere il ferro»: il Corano usa, relativamente al ferro, un verbo che significa «far scendere» e che traduciamo anche con «rivelare». E quindi interessante osservare che quando si è calcolata l’energia necessaria alla formazione di un atomo di ferro, si è scoperto che era indispensabile un’energia pari a quattro volte quella presente nel sistema solare. Gli scienziati ritengono, pertanto, che il ferro sia un elemento estraneo, venuto sulla Terra e non formatosi su di essa. 10 «in ciò che è invisibile»: nella accettazione della Sua imperscrutabile volontà, nella fede della Resurrezione, nel Giudizio e nell’altra vita. 11 Riferisce una tradizione che un giorno l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: «Dopo la scomparsa di Gesù, i Figli di Israele che lo avevano seguito si divisero in settantadue sette, delle quali solo tre si salvarono. La prima si rivoltò contro i tiranni ed esortò le genti alla religione di Allah, combattè e subì senza mai perdere la fede. La seconda si rivoltò ma non ebbe la forza necessaria per combattere e di loro fu fatta strage nelle maniere più atroci. La terza, anch’essa priva della forza di combattere per difendere la vera religione, fu costretta a ritirarsi sulle montagne e si dedicò all’adorazione di Allah. Così nacque il monachesimo». 12 Secondo molti commentatori il versetto si rivolge ai cristiani e agli ebrei, i quali, convertendosi all’IsIàm, avrebbero diritto ad una doppia ricompensa: una per aver creduto in Dio in base a quello che era stato loro insegnato, la seconda per aver riconosciuto la veridicità del Corano e della missione di Muhammad (pace e benedizioni su di lui).
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